Approfittando del meteo molto favorevole mi sono concessa una piccola vacanza a Saint-Barthelemy in Valle d’Aosta sopra Nus da domenica 29 dicembre a martedì 31 dicembre 2024: e bene che ho fatto, perchè ho potuto godere di condizioni ideali per l’osservazione visuale e l’astrofotografia, cosa non così frequente da quelle parti: ovvero temperature basse ma non bassissime, assenza di vento e di umidità, cielo terso, il tutto a cavallo della Luna nuova che cadeva il 30 dicembre! E questo periodo di condizioni meteo ottimali per l’astronomia era presente anche nei giorni precedenti, come mi hanno confermato miei amici astrofili arrivati prima di me, come per esempio Carlo “Astrogufo”, che era lì addirittura dal 22 dicembre. Tra l’altro, questa è stata la mia prima uscita astronomica a Saint-Barthelemy dopo un po’ di tempo a causa di un infortunio alla spalla che mi ha impedito per un certo periodo di sollevare pesi troppo pesanti: quindi ero doppiamente contenta! Ma tranquilli, ora posso riprendere le buone abitudini 😉

Il Grande Carro sopra il planetario di Lignan ripreso al volo con la modalità notte dello smartphone (esposizione 1/4 s, f/1,8, 2500 ISO)

Arrivata a Lignan ho trovato un paesaggio ancora innevato ad accogliermi, e ovviamente la neve era presente anche nelle piazzole attrezzate per gli astrofili dietro l’osservatorio.

Con un po’ di preoccupazione ho potuto notare dei bei lastroni di ghiaccio nelle immediate vicinanze delle postazioni dei telescopi, e in effetti tale preoccupazione era fondata perchè di notte un po’ tutti a turno abbiamo rischiato di scivolarci malamente sopra, con conseguente rischio concreto di farci male noi (il mio pensiero è stato del tipo “Ok, ora mi sistemo l’altra spalla”) e di danneggiare la strumentazione, ma per fortuna non è successo nulla di tutto ciò.

Il panorama notturno verso nord dalle piazzole dell’osservatorio. Canon EOS 1300D + Samyang 8 mm focale fissa fish-eye + RP Optix BluePod. 30 s 800 ISO. Elaborazione Darktable, GIMP

Entrambe le notti sono state assai proficue sia per l’astrofotografia sia per le osservazioni visuali, ma anche per le piacevolissime chiacchierate con i numerosi appassionati e curiosi che si sono avvicinati a noi per farci delle domande. Tra di essi Enrico, uno studente di fisica mi pare originario di Roma, assieme ai suoi amici, che mi ha chiesto di fargli osservare la stella Delta Geminorum, nota anche come Wasat, nome derivante da una parola araba che significa “medio”. Si tratta di una stella doppia le cui componenti hanno magnitudine 3,54 la principale e 8,18 la secondaria. La principale è bianco-azzurra, mentre la secondaria è rossiccia. Si tratta di un sistema binario, quindi le due componenti sono legate gravitazionalmente, a una distanza di circa 59 anni luce dalla Terra. Il periodo orbitale attorno al comune baricentro è 1200 anni. Nei suoi pressi nel 1930 fu scoperto il pianeta nano Plutone. Io e Enrico pensavamo si trattasse di un’osservazione semplice, e invece ci ha dato parecchio filo da torcere, come spiegherò a breve. Prima però vi riporto l’elenco delle osservazioni di entrambe le notti: tutti gli oggetti, se non specificato diversamente, sono stati osservati con un oculare da 28 mm di focale e barilotto da 2″ al fuoco di un Dobson 300 f/5.

Orione sopra l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Canon EOS 1300D + Samyang 8 mm focale fissa fish-eye + RP Optix BluePod. Elaborazione Darktable, GIMP
Star trail realizzato con Canon EOS 1300D + Samyang 8 mm focale fissa fish-eye + RP Optix Bluepod. 120 scatti da 30 s 800 ISO, elaborati con Darktable, Pixinsight, GIMP, Starstax

Ecco le osservazioni della prima notte (tra 29 e 30 dicembre):

  • M 1 Nebulosa del Granchio o Crab Nebula resto di supernova nel Toro
  • M 37, M 36, M 38, NGC 1907 ammassi stellari aperti in Auriga
  • Doppio Ammasso di Perseo ammassi stellari aperti in Perseo
  • M 42 Nebulosa di Orione nebulosa a emissione in Orione, uno spettacolo unico sotto un cielo terso come quello di quelle sere. E questo non lo dico solo io ma anche tutti quelli che l’hanno osservata. Si vedevano benissimo le sue screziature più fini, però nessuna traccia dei colori, se non un vago grigio-verdastro
  • NGC 891 galassia a spirale di taglio in Andromeda
  • Nebulosa Fiamma NGC 2024 nebulosa a emissione in Orione. Molto debole e evanescente ma visibile. Essendo vicino alla Nebulosa Testa di Cavallo, ho provato a osservare anche quest’ultima ma senza risultato.
  • 15 Monocerotis stella bianco-blu di classe spettrale O e magnitudine 5 nell’Unicorno. Appartenente all’associazione stellare Monoceros OB1, formata da stelle giovani e massicce distanti circa 1000 anni luce. Al telescopio osservabili diverse componenti di tale associazione
  • Nebulosa Eskimo NGC 2392 nebulosa planetaria nei Gemelli
  • M 35, NGC 2158 ammassi stellari aperti nei Gemelli
  • M 81, M 82, NGC 3077 galassie nell’Orsa Maggiore
  • Delta Geminorum come accennavo prima, si tratta di una doppia strettissima, la cui osservazione non si è dimostrata affatto semplice. Con l’oculare da 28 mm (che sul Dobson dà un ingrandimento di 53,6x) è stata impossibile sdoppiarla. Con l’oculare da 13 mm (115,4x) siamo riusciti a malapena a intravedere la compagnia praticamente al limite di diffrazione, quindi in realtà non eravamo del tutto sicuri di esserci riusciti. Volevo osservarla ancora con l’oculare da 5 mm, ma avevo lasciato l’adattatore da 2″ a 31,8 mm (eh sì, l’oculare da 5 mm ha il barilotto con diametro 31,8 mm!) in macchina e non avevo voglia di andarlo a recuperare. Per questa ragione ci siamo ripromessi di riprovare l’indomani con l’adattatore per 31,8 mm.
  • M 78 nebulosa a riflessione in Orione
  • NGC 457 ammasso stellare aperto in Cassiopea. Noto anche come “Il Gufetto” a causa della particolare disposizione delle sue stelle che sembrano formare la figura di un gufo stilizzato. O di un ET, fate voi…
  • Giove spettacolare! Dato il seeing molto buono, siamo stati in grado di osservare, oltre ai satelliti medicei e alle bande equatoriali, anche numerose altre bande più tenui.
  • M 96, M 105, M 95, NGC 3384, NGC 3389, M 65, M 66, NGC 3628, NGC 3227, NGC 3226 galassie nel Leone
  • Leo I galassia ellittica di magnitudine 10 e dimensioni 11,7’x8,5′: data la sua estrema vicinanza alla luminosa stella Regolo e le sue dimensioni apparenti molto estese l’abbiamo tentata ma senza successo
  • M 53 ammasso stellare globulare nella Chioma di Berenice con un diametro apparente di circa 13′, pari a circa metà del diametro apparente della Luna piena. Molto carino.
Star trail realizzato con Canon EOS 1300D + Samyang 8 mm focale fissa fish-eye + RP Optix Bluepod. 129 scatti da 30 s 800 ISO, elaborati con Darktable, Pixinsight, GIMP, Starstax
Le piazzole degli astrofili viste dalle vicinanze dell’orologio solare di pietra accanto all’osservatorio. Canon EOS 1300D + Samyang 8 mm focale fissa fish-eye + RP Optix BluePod. Elaborazione Darktable, GIMP
Lignan di notte

La seconda notte ci ha fatto compagnia un altro astrofilo visualista col suo bellissimo Dobson da 40 cm Go-To realizzato da Marco Guidi di Doc Telescope: ho avuto il piacere di osservare una luminosissima M 1 e alcune galassie nel Leone. Ad un certo punto lui aveva tutti gli astrofotografi attorno per le osservazioni visuali (del resto cosa fanno loro una volta partita la sequenza di acquisizione?), mentre io avevo una famiglia proprietaria di un alloggio lì a Lignan, a cui ho mostrato un po’ di meraviglie del cielo di quella sera, oltre a Enrico e ai suoi amici per ritentare l’osservazione di Delta Geminorum:

  • Delta Geminorum anche con l’oculare da 5 mm: avendo recuperato l’adattatore, siamo finalmente riusciti a distinguere chiaramente la debolissima compagna!
  • M 42
  • Giove
  • Urano essendo di magnitudine 5 in effetti era già osservabile ad occhio nudo, seppur con molta fatica: si è rivelato bello tosto con gli oculari da 28 mm e 13 mm perchè mostrava un aspetto puntiforme, ma col 5 mm finalmente siamo riusciti a distinguerne il dischetto di colore grigio-verdastro.
  • M 97 Nebulosa Gufo nebulosa planetaria nell’Orsa Maggiore
  • M 108 galassia nell’Orsa Maggiore
  • Marte ben osservabile una delle calotte polari, seeing molto buono
  • M 109, M 101 galassie nell’Orsa Maggiore
  • M 51, NGC 5195 galassie nei Canes Venatici
La lettura dell’SQM del 30 dicembre 2024, ore 01:09:16
L’alba
Star trail centrato sulla Polare realizzato con Canon EOS 1300D + Samyang 8 mm focale fissa fish-eye + RP Optix Bluepod. 306 scatti da 30 s 800 ISO, elaborati con Darktable, Pixinsight, GIMP, Starstax

Tra un’osservazione e l’altra non sono mancati i problemi al setup astrofotografico, specialmente nella seconda notte, a causa di una specie di blocco alla montatura che non riusciva a fare il passaggio al meridiano; alla fine ho risolto tutto con la tecnica fondamentale per risolvere i problemi astrofotografici: e cioè spegni e riaccendi… nonostante questi inconvenienti, sono riuscita a portarmi a casa la galassia M 33 nel Triangolo (già ripresa qualche anno fa)…

La galassia M 33 nel Triangolo

… e la nebulosa a riflessione NGC 2170 nell’Unicorno, che invece non conoscevo, suggeritami dall’amico Stefano “Astrostiv”:

E infine concludo con i video; i primi sei sono time lapse e star trail, l’ultimo è quello generale:

Video finale: