Da sabato 27 a domenica 29 settembre sono andata allo star party di Saint-Barthelemy, come ormai da 18 anni. Pensando di andarci col mio amico Antonio (che poverino si è beccato l’influenza e non è poi riuscito a salire) e col suo cane, a questo giro, anzichè il solito ostello della gioventù, ho scelto di affittare per due giorni un appartamento nella palazzina bianca che dà sulla piazza di Lignan. La peculiarità di questi appartamenti, e ragione principale per cui ho scelto proprio questi, è che ognuno ha il nome di un pianeta del Sistema Solare: mi è capitato Plutone. Questo appartamento è uno dei più grandi della palazzina, e lo consiglio vivamente a chi decidesse di concedersi una vacanza a Lignan perchè è al secondo piano e da lì si gode una magnifica vista verso sud sul Monte Emilius e sul fondo della vallata.
Sono arrivata a Lignan venerdì pomeriggio più o meno attorno alle 15:30, e lì mi ha accolto un bel cielo azzuro: caspita, se anche stanotte si mantiene così, c’è da divertirsi! Dopo aver posato un po’ di bagagli e il minimo indispensabile di spesa per due giorni in casa, sono andata con l’attrezzatura astronomica al campo sportivo (la Panda ha ringraziato non appena ho scaricato tutto, perchè era giusto un tantino piena): lì ho ritrovato amici vecchi e nuovi, e naturalmente ho scambiato due chiacchiere con loro, mentre montavo due telescopi: il Dobson 30 f/5 per le osservazioni visuali e il Newton 200 f/4 per l’astrofotografia. La mia idea era di sfruttare la notte il più possibile se il cielo fosse stato bello, già che in generale c’è poco tempo per dedicarsi all’astronomia! Durante le operazioni di montaggio mi hanno raggiunto gli amici Alessandra e Attilio di Genova con il loro C8, e un’altra coppia di astrofili che non avevo mai visto prima allo star party, che si sono posizionati anche loro al fondo del campo sportivo. Parlando con i due nuovi arrivati, ho scoperto con immenso stupore che eravamo compagni di viaggio quando siamo andati negli Stati Uniti con un tour organizzato per osservare l’eclisse totale di Sole del 21 agosto 2017! Spero non me ne abbiano, ma non li ho riconosciuti subito: penso comunque che non se la siano presa, perchè poi non mi sono ritrovata lo specchio del Dobson rigato o i cavi del setup astrofotografico tutti tagliati.
La promessa di un cielo sereno è stata mantenuta anche la notte: le pesanti velature che ci preoccupavano un po’ nella prima parte della serata si sono dissolte attorno a mezzanotte, e come per incanto il cielo si è schiarito e abbiamo potuto ammirare una stellata pazzesca, come non ci capitava più addirittura dal 2019! E questo è stato notato anche dai numerosi astrofili presenti, già tantissimi per essere venerdì, anche perchè alcuni di loro erano già lì da una settimana in tenda.
Dato che ho (ancora) la vecchia reflex Canon EOS 1100D, la mia idea era di cimentarmi con un soggetto relativamente semplice in vista di una eventuale partecipazione al concorso di astrofotografia; dopo lunghe riflessioni la mia scelta è ricaduta su NGC 281, la Pacman Nebula, così chiamata a causa del suo caratteristico aspetto che ricorda un po’ il Pacman dei videogame degli anni ’80. Ovviamente gli inconvenienti tecnici non sono mancati: tanto per iniziare ci ho messo un’eternità per riuscire a calibrare l’autoguida. Poi il plate solver non ha funzionato, o meglio, ha funzionato ma, come si dice in gergo tecnico, “ad minchiam”, quindi il mio soggetto non era perfettamente centrato. Morale della favola? Ho dovuto centrarlo manualmente. E infine la reflex ha deciso arbitrariamente diverse volte di non scaricare le foto nel computer. Detto in italiano, ho perso alcuni scatti. Alla fine, dopo un bel po’, sono riuscita a risolvere e a partire con la sequenza di acquisizione. Esaurite le tribolazioni astrofotografiche, mi sono finalmente dedicata a un po’ di osservazioni visuali col Dobson, che ho avuto il piacere di condividere con gli altri amici del cielo:
- M 31, M 32, M 110 galassie in Andromeda
- M 33 galassia nel Triangolo: anche con un Dobson 30 / 1500 è piuttosto debole!
- Velo del Cigno NGC 6960 la parte con la stella del famoso resto di supernova nel Cigno
- Saturn Nebula NGC 7009 nebulosa planetaria
- M 73 asterismo di 4 stelle in Acquario
- M 72 ammasso globulare in Acquario
- Helix Nebula NGC 7293 nebulosa planetaria in Acquario
- Little Dumbbell Nebula M 76 nebulosa planetaria in Perseo
- M 1 resto di supernova nel Toro
- Palla di Neve Blu / Blue Snowball Nebula NGC 7662 nebulosa planetaria in Andromeda
- NGC 7331 galassia a spirale in Pegaso
- Grande Nebulosa di Orione M 42 nebulosa a emissione in Orione
- Nebulosa Fiamma NGC 2024 nebulosa a emissione vicina a Alnitak in Orione
- NGC 2023 nebulosa a emissione più piccola di NGC 2024 vicina ad Alnitak in Orione
- M 78 nebulosa a emissione in Orione
- NGC 2071 nebulosa a riflessione in Orione
- M 36, 37, 38, NGC 1907 ammassi aperti in Auriga
Per tutta la notte ha fatto piuttosto freddo perchè tirava un bel venticello gelido: sarà per questo che molte persone mi reputano più giovane di quello che sono in realtà, visto che il freddo aiuta a conservarsi bene, o così dicono… ad un certo punto però il freddo è diventato troppo freddo persino per me, per cui sono andata a farmi un bel riposino tra l’1:30 e le 3:30, mettendomi proprio a letto. Quando sono tornata, ho aspettato che gli ultimi scatti terminassero; per impiegare proficuamente questo tempo, ho girato per il campo sportivo e chiacchierato con i miei amici e infine ho acquisito i flat. Quando ormai stava albeggiando, sono andata a dormire estremamente soddisfatta della prima notte dello star party.
Sabato 28 settembre 2024 mi sono alzata più o meno alle 10:15, e ho fatto colazione con i miei amati biscotti al cioccolato. Alle 10:30 ci siamo incontrati tutti al bar della piazza di Lignan per un caffè o per scambiare due chiacchiere, poi siamo andati al campo sportivo, dove hanno iniziato ad arrivare moltissimi altri astrofili, specialmente nel pomeriggio dopo pranzo! Tra di loro anche gli inossidabili Franco Bertucci, che penso ormai abbia più di 80 anni, ma è sempre entusiasta come un bambino, e Lorenzo Comolli con moglie e i due bambini. Diventeranno anche loro astrofili? Chissà… però al momento non mi sembravano esattamente dell’idea, perchè erano molto più inclini ad aiutare il papà nell’allestimento della postazione astrofotografica a modo loro: e cioè correndo a rotta di collo pericolosamente vicino al telescopio! Che comunque è miracolosamente rimasto in piedi. Oltre a Franco Bertucci, c’erano altri visualisti tra cui un certo Alessandro con due Dobson veramente giganteschi, di cui uno era un 70 cm di apertura se non ricordo male.
Davanti alla ex sede del Gruppo Astrofili Per Amor del Cielo l’organizzazione dello star party ha allestito un baretto che tra le altre cose serviva dei fantastici panini con la salamella, e lì ho incontrato i miei cari amici astrofili emiliani: i due Paoli, Marco e gli altri, appassionati osservatori di stelle doppie.
Più tardi ho deciso di fare due riprese aeree col drone: quale migliore occasione per volare se non uno star party affollato di astrofili e telescopi? Premetto che sono ancora un pilota di droni principiante, ma mi diverto veramente un sacco! Dopo il decollo dal campo sportivo, ho volato in altezza sopra di esso poi fino all’osservatorio astronomico e infine, con gli ultimi minuti di autonomia che mi rimanevano, sono tornata indietro e ci siamo fatti un po’ di selfie dall’alto.
La sera abbiamo cenato al primo turno delle 19:00 all’Hotel Chalet Saint-Barthelemy: talmente c’era gente che i gestori dell’albergo hanno dovuto fare addirittura due turni per la cena! Per fortuna che c’era tiramisù in abbondanza per tutti…
Dopo cena ci siamo precipitati a fare la “vestizione”, cioè quella importante procedura per cui ci si veste con abiti molto pesanti per resistere al freddo pungente della notte: e questo per evitare che al mattino dopo la volpe che gira sempre nei dintorni durante lo star party e non solo e che ormai è diventata la nostra mascotte trovasse dei blocchi di ghiaccio invece che degli astrofili. Eh sì, anche la seconda notte ha fatto piuttosto freddo, anche più della notte precedente, perchè c’era sempre quella brezza gelida. Questo non ci ha impedito di godere nuovamente di un cielo cristallino, che stavolta si è mantenuto sereno per tutta la notte! Certo che siamo stati proprio fortunati: uno star party di Saint-Barthelemy non con una ma addirittura con ben due notti serene a fine settembre è difficile che capiti, perchè statisticamente negli star party nella seconda metà di settembre è più probabile che faccia brutto. Anche l’umidità si è mantenuta relativamente bassa per tutta la notte, e ad un certo punto l’SQM ha registrato un discreto valore di 21,15 – 21,16.
La Via Lattea si stagliava maestosa in cielo, quasi a vigilare sull’operato di noi astrofili. Ho proseguito la Pacman Nebula iniziata la sera prima, e stranamente a questo giro non ci sono stati problemi tecnici. Mi sono dedicata anche alle osservazioni visuali, dove Francesco e Patrizia mi suggerivano tante belle nebulose planetarie da osservare (per entrambi sono la tipologia preferita di oggetti di cielo profondo) e io le puntavo:
- NGC 188 ammasso aperto in Cefeo
- M 52 ammasso aperto in Cassiopea
- NGC 6960, NGC 6992 oltre alla parte con la stella, la più semplice, sono riuscita a puntare anche la parte senza stella, che è un arco più esteso ma al contempo molto debole
- Occhio del cammello NGC 1501 nebulosa planetaria nella Giraffa. Si trova molto vicino alla Cascata di Kemble, un asterismo sempre nella Giraffa. Ricorda un po’ la Blinking Nebula.
- NGC 40 Nebulosa Fiocco nebulosa planetaria in Cefeo
- NGC 246 nebulosa planetaria nella Balena
- NGC 772 galassia a spirale nell’Ariete
- M 77, NGC 1055 galassie a spirale nella Balena
Tra un’osservazione e un controllo al setup astrofotografico, ad un certo punto sono venuti a trovarci Luisa e Francesco; ci ha raggiunto anche Eleonora col suo cagnolino Shish, uno dei pochissimi cani astrofili che conosco. Assieme ad Attilio e Alessandra, siamo andati verso la parte nord del campo sportivo a rompere le scatole ai visualisti capeggiati da Franco Bertucci, che sta addestrando due promettenti reclute a diventare i suoi “degni eredi” (testuali parole di Bertucci!): gentilmente ci hanno mostrato la nebulosa planetaria ad anello M 57, e M 42: di quest’ultima riuscivo a percepire chiaramente diverse sfumature di colore, ma tenete presente che questa osservazione l’ho fatta attraverso un Dobson da 70 cm di diametro, quindi un diametro decisamente generoso! Pensate che per arrivare all’oculare di questo gigante occorre una scala da cimitero! Questo bestione infatti ha una lunghezza focale di circa 4 m.
Purtroppo, anche questa seconda notte di star party è volata via velocemente; avrei voluto elaborare la foto per il concorso, ma materialmente non ho avuto il tempo di pensarci, perchè il termine ultimo per mandarla era tra poche ore: domenica 29 settembre alle 10:30. Pazienza, parteciperò il prossimo anno. E comunque sono soddisfatta lo stesso, perchè nonostante tutti i problemi tecnici ho acquisito circa 9 ore di integrazione sulla Pacman! E qui sotto vedete il risultato finale, per informazioni e dati tecnici vi rimando alla pagina dedicata.
Però magari a mezzogiorno riuscirò almeno a vedere la premiazione del concorso astrofotografico, smonto tutto e vado in planetario… secondo voi sono riuscita ad assistere? No, perchè ho finito di smontare entrambi i telescopi soltanto alle 12:30! Io e Eleonora abbiamo provato a entrare in planetario, ma giustamente era chiuso, quindi abbiamo aspettato i nostri amici al varco e poi li abbiamo salutati dopo con calma.
Alzando lo sguardo al cielo, abbiamo visto un incredibile cielo a pecorelle a bande: quasi come se ci dicesse qualcosa del tipo “Ok, vi ho graziato per due notti di seguito, ma ora lo star party è proprio finito”.
Time lapse, star trail animati, video dello star party
Questo time lapse, e i successivi, sono stati realizzati con una Canon EOS 1300D + Samyang 8 mm focale fissa fish-eye. Scatti da 30 s a 800 ISO intervallati di 10 secondi. Elaborazione Darktable, GIMP, Pixinsight; FFMpeg per il montaggio. Per gli star trail animati ho usato anche Starstax per ottenere le tracce stellari.