Sabato 1 giugno 2024 ho partecipato, come ormai consuetudine da qualche anno, allo star party organizzato da Tecnosky e Astrobioparco di Felizzano, che a questa edizione proponeva un programma molto ricco:

Ore 14:00 Apertura ufficiale dello Star Party Tecnosky

ATTIVITÀ VARIE

Dalle 15:00 alle 18:00 banchetto gadget

CONFERENZE E OSSERVAZIONI

  • Ore 15:00 Conferenza di Piero Bianucci, giornalista e divulgatore scientifico “Il Piero Angela che non vi aspettate” foto e filmati inediti, curiosi e divertenti
  • Ore 16:00  Conferenza di Paolo Calcidese, astrofisico all’osservatorio Astronomico OAVdA “Origine ed evoluzione dell’universo. Una breve storia del cosmo a cavallo dello spazio-tempo
  • Ore 17:00 Intervento di Leonardo Orazi, astroimager e creatore del software di automazione Voyager “Astrofotografia… Il futuro nel presente”
  • Ore 18:15 Presentazione nuovi prodotti da parte di Tecnosky: Newton in Carbonio da 200, 150 e 114 mm, nuovo quadrupletto 86 F7 ed F5,6, camere Tecnosky Vision e il nuovissimo Astrostation
  • Per tutta la durata del pomeriggio osservazione del Sole tramite telescopi dedicati 
  • Da quando il cielo diventa buio in poi osservazioni astronomiche attraverso il telescopio dell’osservatorio, e cioè un rifrattore apo TMB da 175 mm affiancato da un Celestron C14 e attraverso un Dobson da 16”
  • Tramite i telescopi del Tecnosky Rental Telescope, una proiezione di immagini riprese in diretta con un RC 12″ GSO e camera Artemis 294M
  • Presentazione ed utilizzo Smart Telescope ZWO Seestar 50

Quando sono arrivata, nel pomeriggio, i parcheggi erano già tutti occupati: e adesso? Come accidenti si fa con la strumentazione astronoica, che notoriamente pesa svariate decine di chilogrammi? E già il panico iniziava ad impossessarsi di me e del mio amico Antonio, ma per fortuna Simona, la collaboratrice di Giuliano di Tecnosky, ci ha consentito di parcheggiare temporaneamente davanti al cancelletto del negozio per scaricare la strumentazione, per poi spostarla successivamente. E vi lascio immaginare quanto ciò sia stato gradito, perchè tra i miei Dobson 30/1500 e Newton 200 / 800 e relativi montatura e accessori, il C8 e le macchine fotografiche del mio amico di roba da scaricare ce n’era parecchia, e nonostante questo penso ci avremo impiegato più di un’ora a portare tutto quanto sulla terrazza astronomica dove ci sono le colonnine! Ah, poi il mio amico ha portato anche il suo bel cagnone Sirio, un meticcio tra un labrador e un molosso, che è poi diventato la mascotte dello star party.

Sirio, Antonio e altri astrofili vicino al banchetto gadget
Eccola qua la nostra mascotte Sirio!

Quando siamo arrivati in terrazza c’erano già parecchi astrofili e i loro rispettivi telescopi, e così anche noi abbiamo iniziato a montare i nostri, il C8 sulla colonnina e il Newton sul suo treppiede, che ho messo esattamente in mezzo ad altri quattro telescopi sulle colonnine, sincerandomi che non desse fastidio a nessuno. Guardandomi attorno ho constatato come questa edizione dello star party sia stata la più affollata di sempre: oltre alla terrazza delle colonnine era piena anche la terrazza inferiore (quella senza colonnine ma comunque con la corrente elettrica) e addirittura c’erano diversi telescopi sulla terrazza dell’osservatorio e nel parcheggio vicino agli osservatori remoti.

Piacevolissimi e interessanti gli interventi di Piero Bianucci e Leonardo Orazi, ma purtroppo non abbiamo potuto ascoltare quello di Paolo Calcidese perchè era assente a causa di problemi di salute. Alla fine c’è stata la premiazione del concorso di astrofotografia, a cui ho partecipato anche io con una immagine della supernova esplosa a gennaio nella galassia NGC 4216: primo classificato Alessandro Merga con una spettacolare immagine dell’eclisse totale di Sole dell’8 aprile 2024, secondo classificato Stefano Kam con IC 410, terzo classificato Davide Boldrin con la sua Rho Ophiuchi ripresa dalla Namibia, oltre che due menzioni speciali per Stefano Bennati con IC 1396 Proboscide d’Elefante e Ulrike Wittur Fee con M 63 (se volete vedere le foto del concorso astrofotografico vi rimando alla pagina Facebook di Tecnosky). Io non ho vinto niente, però Leonardo Orazi, inventore del software di automazione astronomica Voyager, mi ha fatto i complimenti per la foto, per lui era veramente bella e poteva vincere tranquillamente.

Tra una chiacchierata e un saluto ad amici che non vedevo da tempo, come Stefano Cademartori arrivato in moto da Milano appositamente per farci un saluto, è arrivata velocemente l’ora di cena: tra i deliziosi piatti a disposizione, abbiamo optato per una specie di insalatona a base di pollo e rucola e una macedonia; nel frattempo è arrivata anche una mia amica, Eleonora, assieme ad un’altra sua amica: visto che tutte e tre pratichiamo pole dance, i discorsi a cena vertevano dalle stelle alla pole dance più mille altre cose in mezzo… ad un certo punto tutti si sono alzati all’improvviso per fissare un punto ben preciso: la ringhiera della terrazza sopra il bar, su cui si era posata una delle magnifiche cicogne dell’Astrobioparco! Ovviamente ci siamo fiondati a fotografarla con tutti i mezzi tecnologici possibili, e lei era lì bella in posa ed è rimasta così per parecchio!

Al crepuscolo alcune velature abbastanza spesse hanno fatto temere per la buona riuscita delle varie osservazioni e delle sessioni astrofotografiche, ma fortunatamente si sono poi disperse: dopo un momento di esitazione, ho scelto la Crescent Nebula come soggetto astrofotografico, mentre col Dobson ho iniziato a puntare qualche oggetto deep sky: le galassie M 51 e NGC 5195, l’ammasso globulare M 13, la nebulosa planetaria M 57, l’ammasso globulare M 3, la galassia a spirale M 101, e ancora gli ammassi globulari M 4 e M 80. Mi sono sentita un po’ come l’alieno visualista sbarcato in mezzo a un plotone di astrofotografi, dal momento che sulla terrazza l’unico Dobson era il mio… nonostante questo, gli astrofotografi presenti hanno comunque apprezzato la possibilità di fare qualche osservazione visuale.

Tra i vari setup presenti ce n’era uno molto interessante costituito da due obiettivi fotografici abbinati a un sensore CMOS: Antonio, da bravo fotografo, si è subito incuriosito torchiando il proprietario con mille domande, mentre Sirio si prendeva la sua bella dose di coccole e carezze un po’ da tutti. A mia memoria è la prima volta che un cane partecipa allo star party Tecnosky, o meglio: che questo star party può vantare la presenza di un cane astrofilo!

Una volta impostata la sequenza di scatti sulla Crescent, e aiutato il mio amico a puntare il telescopio sugli oggetti da fotografare, ho recuperato l’altra reflex per fare un time lapse. Dopo averla sistemata sul treppiede e impostato il temporizzatore e tutto quanto, mi sono resa conto con mio sommo disappunto che l’obiettivo… era quello sbagliato, e cioè un teleobiettivo anzichè la solita ottica fisheye che uso per i time lapse. Ovviamente il time lapse non l’ho fatto, per cui non lo vedrete come di consueto ho fatto con altri star party. Eh niente, breve storia triste… ma ampiamente ripagata dal fatto che ero in ottima compagnia e che il setup astrofotografico ha funzionato perfettamente, specialmente l’autoguida: mai avuto un grafico così piatto, guardate il video qui sotto per rendervene conto!

La nottata è (purtroppo) trascorsa velocemente: alle 3:35, ora di fine della notte astronomica, diversi astrofili hanno iniziato a smontare i loro telescopi; altri ancora hanno aspettato l’alba. E si è concluso così un bellissimo star party, tra stelle, tanti amici e risate.

La Crescent Nebula ripresa durante lo star party, cliccare sull’immagine per accedere alla pagina dei dati tecnici