Sabato 7 luglio 2018, uscita da lavoro, ho deciso di fare una toccata e fuga veloce ad Alpette, un piccolo paesino nel Canavese, in provincia di Torino, per partecipare allo star party organizzato dal locale gruppo astrofili, gli Amici del Polo Astronomico; il programma delle conferenze è stato molto ricco:
Io purtroppo non ho potuto seguirle, ma dovevano essere molto interessanti. Durante lo star party è stata conferita la cittadinanza onoraria di Alpette al dott. Walter Ferreri, astronomo dell’Osservatorio Astrofisico di Torino.
Dopo aver salutato Daniele, Davide e gli altri astrofili presenti, sono andata verso la piazza dedicata agli astrofotografi, dove ho trovato altri appassionati intenti a montare il loro telescopio. Con tutta la calma immaginabile, anche perchè c’erano nuvole dappertutto, ho montato anche il mio telescopio; e ho potuto constatare che impiego il triplo del tempo per questa operazione, da quando ho avuto la folle idea di lanciarmi a capofitto nell’astrofotografia; devo però dire che non pensavo fosse così divertente! Dopo aver valutato la situazione meteo assieme agli altri astrofili, decido di azzardare una sequenza di scatti sul Velo del Cigno, un resto di supernova dentro l’omonima costellazione, in quel momento quasi allo zenith. Il cielo non è completamente libero dalle nubi, e questo mi fa perdere in continuazione la stella guida, lo stesso capita anche agli altri astrofili presenti. Tra uno scatto e l’altro faccio due passi, e chiedo a un tizio se gentilmente ci spegne la luce del balcone, che guarda caso è diretta proprio verso i telescopi… il tizio fa la cosa giusta (altrimenti gli avremmo riservato un trattamento speciale con la spada laser), e noi e i nostri telescopi finalmente ripiombiamo nell’oscurità.
Ad un certo punto un anziano signore passa a trovarci, è curioso di quello che stiamo facendo, e ci chiede se gli facciamo osservare qualche astro attraverso il telescopio; gli spieghiamo che purtroppo no, non è possibile questo, perchè noi siamo astrofotografi e non siamo attrezzati per le osservazioni visuali; lo mandiamo dai nostri colleghi visualisti nella piazza davanti al planetario, loro sì che possono soddisfare la sua richiesta. Le nuvole non accennano a scomparire; nonostante questo le mie pose vanno avanti, e dopo un pò decido di fare di nuovo una passeggiata, stavolta verso la piazza davanti al planetario, dove possono ammirare un bel Saturno attraverso il C8 di Emanuele, anche se c’è un pò di turbolenza atmosferica; Davide invece si sta arrabbiando con la telecamera planetaria, che il computer, per ragioni del tutto ignote, non riconosce. Scambiate due chiacchiere anche con loro, ritorno alla mia postazione; più o meno sono le 2, e finalmente il cielo si è schiarito! Lancio ancora una sequenza di scatti sul Velo, e nonostante molte tribolazioni, riesco a ottenere qualche scatto decente; devo riconoscere che l’astrofotografia, nonostante sia una faccenda complicata, dà anche diverse soddisfazioni, e questo è quello che ho ottenuto: [cliccate sulla foto per vedere i dettagli tecnici]
Alle 4.30 smonto il telescopio, carico la macchina e vado via; anche se mi sono fermata poco, la notte è stata comunque proficua, e spero di fare presto il bis!