Viste le previsioni meteo ottimali, il 27 dicembre 2016 ho deciso di andare a Saint Barthelemy per osservare, accompagnata dal fedele telescopio Newton 200 f/5. D’accordo con gli amici Piero e Patrizia e altri astrofili loro amici, abbiamo scelto il piazzale davanti all’osteria del Passet per la nostra sessione osservativa. Scarichiamo i telescopi dalle macchine, li montiamo e ci accingiamo ad iniziare le osservazioni per poi accorgerci che… un bel lampione esterno dell’osteria del Passet inonda di luce bianca tutto il piazzale! Disperati, ci rassegniamo a dover osservare con la sua antipatica presenza, ma fortunatamente a Piero e a me viene un’idea: recuperiamo un’asta segnaneve, e un telo che io avevo in macchina. Appoggiamo il telo sopra l’asta, e poi il tutto a fianco del lampione: in questo modo riusciamo a schermare una buona parte della sua luce. Finalmente, alle 19.20 circa, inizia il divertimento! Secondo me il bello di osservare di inverno è proprio questo: si inizia presto, non appena è buio, e anche se dovessimo andare a dormire all’una o alle 2 avremmo comunque alle spalle già 6 – 7 ore di osservazione.
Ecco cosa finisce nel telescopio:
M 36, M 37, M 38, NGC 1907 ammassi aperti in Auriga
NGC 1931 nebulosa galattica in Auriga
M 35, NGC 2158, NGC 2129 ammassi aperti nei Gemelli
NGC 2392 nebulosa Eskimo nei Gemelli, una nebulosa planetaria
M 44 ammasso aperto nel Cancro
M 42, M 43, M 78, NGC 2071 nebulose in Orione
M 81, M82, NGC 3077, NGC 2976 galassie nell’Orsa Maggiore
M 41 ammasso aperto nel Cane Maggiore
M 1 resto di supernova nel Toro
NGC 2903, NGC 3344 galassie nel Leone
M 46, M 47 ammassi aperti nella Poppa
Purtroppo, a causa del vento e del freddo pungente, non riusciamo ad osservare ancora per molto, perchè, nonostante i guanti, le mani tendono a congelarsi istantaneamente quando ci tocca togliere i guanti per cambiare oculare, per cui, molto a malincuore, ci tocca sospendere le osservazioni; tra l’altro, per questa sera, non avrei potuto comunque continuare perchè ad un certo punto la mia presenza sarà richiesta in osservatorio.
Tra un oggetto e l’altro mi diverto a scattare qualche fotografia notturna a grande campo, come quella qui sotto, in cui Orione fa bella mostra di sè nel cielo orientale. Si tratta di una posa singola da 30 s a 800 ISO, f/3,5, ripresa con Canon EOS 400 D.
La sera dopo, 28 dicembre, cambio postazione di osservazione: mi sposto in una delle piazzole dietro l’osservatorio astronomico; un collega dell’osservatorio mi dice che altri astrofili, oltre a me, sarebbero stati presenti. Di chi si tratta? Sicuramente di qualcuno che conosco, penso io: e infatti è un piacere ritrovare Alessandro, Andrea e Marco, che ho conosciuto grazie a vari star party! Scambio volentieri due chiacchiere con loro, e nel corso della notte condividerò con loro l’osservazione di diversi oggetti deep sky attraverso il telescopio: essendo astrofotografi, dovranno pur ingannare il tempo in qualche modo. La notte trascorre (purtropppo) velocemente, tra lunghe chiacchierate e diverse pause nella reception dell’osservatorio per riscaldarci: fa freddo, la temperatura è di qualche grado sotto zero (anche se poco più alta rispetto alla sera prima), ma almeno non ci sono umidità nè vento. La notte tra il 28 e il 29 infatti è la migliore per le osservazioni perchè il cielo è davvero terso e cristallino grazie al phoen di pochi giorni prima: lo SQM segna valori poco sopra 21! Incredibile ma vero, sono valori poco sotto quelli namibiani! La nottata osservativa, almeno dal mio punto di vista, è davvero proficua: fatti i conti, alla fine riesco ad osservare quasi un’ottantina di oggetti! Eccoli:
M 57 nebulosa planetaria nella Lira
M 56 ammasso globulare nella Lira
Albireo stella doppia nel Cigno
Epsilon Lyrae stella doppia – doppia nella Lira
NGC 6960 resto di supernova nel Cigno
M 81, M 82, NGC 3077, M 109, M 108, NGC 3953, NGC 4088 galassie nell’Orsa Maggiore
M 31, M 32, M 110, NGC 891 galassie in Andromeda
NGC 253 galassia nello Scultore
M 77, NGC 247 galassie nella Balena
M33, NGC 925 galassie nel Triangolo
M 34, NGC 884, NGC 869 ammassi aperti in Perseo
NGC 1023 galassia in Perseo
NGC 129, NGC 457, NGC 436, NGC 663, NGC 654, M 103, NGC 7789, NGC 225 (Ammasso della Barca da Vela), M 52 ammassi aperti in Cassiopea
NGC 288 ammasso globulare nello Scultore
M 44, M 67 ammassi aperti nel Cancro
M 42, M 43, M 78, NGC 2024, NGC 1977 (Running Man Nebula) nebulose in Orione
M 41 ammasso aperto nel Cane Maggiore
M 79 ammasso globulare nella Lepre
NGC 2017 ammasso aperto nella Lepre
M 1 resto di supernova nel Toro
M 76 nebulosa planetaria in Perseo
M 35, NGC 2158 ammassi aperti nei Gemelli
NGC 1647, NGC 1746, NGC 1817, NGC 1807 ammassi aperti nel Toro
M 50, NGC 2343, NGC 2353 ammassi aperti nell’Unicorno
M 46, M 47, NGC 2423 ammassi aperti nella Poppa
NGC 2438 nebulosa planetaria nella Poppa
M 48 ammasso aperto nell’Idra
M 65, M 66, NGC 3628, NGC 3593, M 96, M 105, NGC 3384, M 95 galassie nel Leone
NGC 4559 galassia nella Chioma di Berenice
NGC 5195, M 51, NGC 5198, M 63 galassie nei Cani da Caccia
M 97 nebulosa planetaria nell’Orsa Maggiore
Bè, non posso proprio lamentarmi del bottino osservativo della seconda notte! Anche perchè la notte seguente, quella tra 29 e 30 dicembre, è stata caratterizzata da intensa umidità all’inizio: ben il 98%, secondo la stima di Antonio, un astrofilo arrivato il pomeriggio del 29. Poi, come se l’umidità che ghiacciava sul telescopio e appannava gli oculari non fosse già abbastanza, a questa seccatura se ne è aggiunta un’altra: un bel fascio di luce bianca proveniente da una casa nelle immediate vicinanze dell’osservatorio, che entrava dritta dritta nei nostri strumenti! Che nervoso…ho dovuto andare a bussare per ben tre volte alla porta di questa casa per chiedere gentilmente che ci spegnessero la luce, ma per altrettante volte è stata riaccesa: facilmente erano i bambini presenti che pacioccavano con gli interrutori dimenticandosi poi di spegnerli. Con Antonio avremmo avuto una voglia matta di strozzare con le nostre mani tutti gli abitanti di quella casa, ma purtroppo non ci è stato possibile. Durante questa ultima sera ne ho approfittato per fare qualche foto notturna a grande campo, ma purtroppo molte di esse sono venute male a causa della non ottimale messa a fuoco…pazienza, ritenterò un’altra volta [se volete guardare le foto, non ingranditele a tutto schermo, per favore, almeno così non si vedono le magagne].
A parte questi inconvenienti, qualcosa di osservativo sono riuscita comunque a fare, oltre alle foto:
M 42, M 43, NGC 1977 (Running Man Nebula) nebulose in Orione
M 45 ammasso aperto nel Toro
M 35, NGC 2158 ammassi aperti nei Gemelli
M 36, M 37, M 38, NGC 1907 ammassi aperti in Auriga
M 41 ammasso aperto nel Cane Maggiore
NGC 884, NGC 869 ammassi aperti in Perseo
M 101, M 81, M 82, NGC 3077 galassie nell’Orsa Maggiore
NGC 457 ammasso aperto in Cassiopea
La foto di seguito (posa singola di 30 s a 800 ISO f/3,5 con Canon EOS 400D) testimonia l’elevata umidità presente a Lignan la notte tra il 29 e il 30 dicembre: si nota una foschia molto densa nel fondovalle, che trasportava con sè anche parecchia umidità. Nonostante questo, per una volta tanto la foschia è stata utile per ragioni “scenografiche”:
Molto a malincuore, ho dovuto andare a dormire presto, attorno alle 2, perchè l’indomani, il 30 dicembre avrei dovuto essere riposata per affrontare il viaggio di ritorno a casa. Ma penso che tornerà molto presto, magari durante lo star party invernale.