Dal 6 all’8 settembre sono stata a Saint Barthelemy, Valle d’Aosta, per il consueto star party. Nonostante le previsioni non fossero affatto incoraggianti, ho deciso lo stesso di andarci: si tratta pur sempre di una preziosa occasione per ritrovare gli amici astrofili conosciuti durante le precedenti edizioni dello star party e la Scuola Estiva di Astronomia organizzata dal vicino osservatorio e chiacchierare con nuovi astrofili!
Il venerdì pomeriggio ho seguito la visita guidata scientifica all’osservatorio tenuta da Paolo Calcidese, che ci ha proposto un affascinante viaggio alla scoperta dei nuclei galattici attivi, che secondo le teorie correnti si ritiene contengano dei giganteschi buchi neri che inghiottono tutto ciò che passa nelle loro vicinanze, luce compresa; insomma degli autentici pozzi senza fondo cosmici…
Poichè il meteo non accennava a migliorare (anzi, nella notte è venuto a piovere!) la sera ho preferito seguire una chiacchierata di Albino Carbognani sulle comete, durante cui lo scienziato ci ha illustrato che cosa è una cometa, e poi ci ha proposto una carrellata di comete più o meno insolite.
La giornata di venerdì si è conclusa tra una chiacchierata e l’altra con i pochi, impavidi, coraggiosi astrofili che hanno osato montare gli strumenti nonostante il cielo si stesse coprendo ormai del tutto: incredibile ma vero, siamo riusciti ad osservare addirittura M13!
La mattina del sabato il cielo era quasi azzurro, e ovviamente ne ho approfittato subito per montare il piccolo Lunt LS 35 e osservare il Sole in H-alfa: erano visibili numerose protuberanze, tra cui una davvero spettacolare, molto larga. Ho dato un’occhiata al Sole anche attraverso un telescopio Lunt da 152 mm di apertura: le stesse protuberanze di prima erano molto più incise, più contrastate, ma ahimè, dato il maggiore diametro, tale (è il caso di dirlo!) celestiale visione era rovinata dalla turbolenza atmosferica…
Questa seconda giornata di star party è stata piuttosto intensa, poichè è stata dedicata a seguire le altre due visite guidate scientifiche proposte dall’Osservatorio Regionale della Valle d’Aosta, di cui quest’anno ricorrono i primidieci anni di attività: la prima visita, tenuta da Albino Carbognani, era dedicata al progetto di ricerca sugli asteroidi, mentre la seconda sul progetto di ricerca dei pianeti extrasolari è stata condotta da Mario Damasso, uno dei ricercatori responsabili. [Per i non addetti ai lavori: un pianeta extrasolare è un qualsiasi pianeta che orbita attorno ad una stella diversa dal Sole. Il primo pianeta extrasolare venne scoperto nel 1995 attorno alla stella 51 Pegasi.]
Di questa giornata ho apprezzato molto il workshop sulla strumentazione astronomica, durante cui ci è stato possibile aggiornarci sulle ultime novità ascoltando i referenti delle varie ditte e facendo loro domande.
Mi è piaciuta parecchio anche la conferenza serale tenuta da Jean Marc Cristille in Planetario, riguardante la sua esperienza in Antartide nell’ambito di un progetto di ricerca, e, prima di essa, la breve introduzione alle meraviglie del cielo australe di Paolo Pellissier: lì allora mi è ritornata alla mente la mia esperienza in Kenia, e che mi piacerebbe parecchio ritornare a vedere quei cieli così esotici per le nostre latitudini…
Detto fatto: il mattino seguente ho avuto il piacere e la fortuna di incontrare Lorenzo Comolli, un noto astrofotografo, e alcuni dei suoi amici astrofili: erano stati in Namibia presso la Tivoli Farm un paio di anni fa proprio per dedicarsi completamente all’osservazione del cielo australe. Assieme ad altri amici, ovviamente non ci siamo fatti sfuggire l’occasione per intervistarli ben bene sul loro viaggio: erano davvero entusiasti di questa esperienza, a quanto pare il cielo della Namibia è uno dei più spettacolari che finora abbiano visto, perchè la Tivoli Farm si trova particamente in mezzo al deserto, e quindi c’è praticamente zero inquinamento luminoso: un autentico paradiso per noi astrofili…
In conclusione: quando si dice star party bagnato, star party fortunato…